Benvenuti in Valle Camonica, dove bellezze paesaggistiche, cultura, spiritualità e storia si incontrano dando vita a scenari unici e opportunità tutte da scoprire. Un territorio dove agli otto parchi di incisioni rupestri Patrimonio UNESCO, ai capolavori artistici del Romanino e ai magnifici borghi medievali si affiancano prodotti agroalimentari dall’antica tradizione, per un soggiorno indimenticabile tra sapori autentici che trovano origine nella natura incontaminata delle montagne camune.
Formaggi della Valle Camonica, punta di diamante della tavola locale
La Valle Camonica è patria di squisitezze casearie come il Fatulì, formaggio dalle note affumicate di Cevo riconosciuto Presidio Slow Food, oggi prodotto da sole tre aziende agricole. C’è poi la Casatta, formaggio stagionato lavorato tra i monti della Riserva Naturale delle Valli di Sant’Antonio a Corteno Golgi, inserito nell’elenco PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) di Regione Lombardia. Menzione doverosa anche per il formaggio Brè, derivato da vacche al pascolo nelle malghe del Comune di Breno e contraddistinto da una curiosità davvero particolare: viene infatti lasciato stagionare per 18 mesi in una galleria ai piedi del Castello di Breno, costruita in periodo di guerra come rifugio antiaereo.
Un posto d’onore è infine riservato alla Rosa Camuna, formaggio PAT di breve stagionatura tipico di Capo di Ponte e della media Valle Camonica e tra le più affermate icone del territorio. La sua incisione è addirittura il simbolo di Regione Lombardia!
Farine, salumi e castagne
L’elenco delle perle alimentari autoctone della Valle Camonica prosegue con la farina di segale, ideale per chi segue un regime dietetico, e il mais nero spinoso, antica varietà di mais coltivata prevalentemente a Esine e Piancogno da cui si ricava dell’ottima farina da polenta.
Tra le altre specialità locali vi sono le castagne di Paspardo, frutto molto antico da sempre presente nella dispensa alimentare delle famiglie contadine camune, e la salsiccia di castrato di Breno, salume molto magro da consumare fresco insieme alle patate oppure, come da tradizione brenese, alla peperonata.
Il vino, nuovo protagonista della gastronomia camuna
Da qualche anno è in atto un’intensa attività di recupero della tradizione vitivinicola della Valle Camonica. Oltre alla riqualifica di appezzamenti di terra caduti in disuso, nuovi vigneti sono stati impiantati e adibiti alla produzione dei vini camuni IGT, assai richiesti anche fuori provincia.
Il progetto permetterà di incrementare ulteriormente la forza attrattiva della Valle Camonica, arricchita ora di nuovi spazi verdi dimora di bellissimi filari.